1 Marzo 2016
Nel 1953 Osvaldo Borsani fondò, insieme al fratello Fulgenzio, la Tecno Spa, e l’anno dopo, in occasione della X Triennale di Milano, presentò il progetto del divano D70, per il quale aveva lavorato sull’idea di un giunto meccanico che consentisse allo schienale di adattarsi a diverse posizioni di seduta. In seguito, provò a sviluppare tecnologicamente le potenzialità della classica chaise longue, cercando di superare il concetto di “poltrona da riposo”, fissa e ingombrante, per ottenerne una di dimensioni più ridotte, ma che con un agevole sistema d’inclinazione graduale potesse accogliere il corpo dalle posizioni più distese fino a chiudersi anche del tutto. Il risultato fu la P40, una poltrona relax a componenti mobili formata da: un piedistallo che sostiene il sedile e lo schienale, imperniati in modo da consentire tutte le inclinazioni; un elemento ribaltabile sotto il sedile, che completa il piano di appoggio, e un appoggiapiedi sfilabile di metallo; e braccioli di acciaio e gomma. L’imbottitura ha un rivestimento in tessuto o pelle. Tutta la struttura è in metallo verniciato, grigio piombo o nichel satinato. La P40 è diventata il manifesto ideologico della Tecno, l’espressione di una “eleganza discreta della tecnica” che ha segnato i successivi 50 anni di produzione dell’azienda, ed è ancora oggi il pezzo più conosciuto e apprezzato del loro catalogo.