18 Settembre 2014
Affetto, comunicazione, relazione. Questa la ricetta intuita da Stefano Giovannoni nei primi anni Novanta per immaginare un nuovo tipo di design, capace non solo di rispondere a un uso necessario come nel Dopoguerra, ma anche di parlare, far riflettere, regalare un sorriso o insinuare un dubbio. Prima di convincere Alberto Alessi che il mondo aveva bisogno di plastica colorata per dare una scossa alla fiction domestica, nel 1989 il designer spezino progetta insieme a Guido Venturini, a firma King-Kong, un vassoio di acciaio col motivo degli omini che si stringono in un Girotondo, come quelli ritagliati nella carta da bambini. Il riferimento è puntuale e colpisce nel segno: il mondo dell’infanzia è memoria e affettività, ma anche divertimento. I bisogni primari sono ormai storicamente soddisfatti, ma la fantasia che genera desiderio è ancora e sempre da stimolare. Il successo degli omini inventati dai King-Kong è tale che negli anni diventeranno il tema ricorrente di tanti oggetti prodotti dalla storica azienda di Omegna: cestini, portabuste, barattoli, fermagli, segnalibri, portaritratti e altro ancora.