18 Giugno 2014
Sfogliare la nuova monografia che Electa dedica a Sottsass, curata da Philippe Thomé, significa immergersi in un mondo straordinario e riemergere solo dopo 237 pagine di lettura appassionata. Pagina dopo pagina, seguiamo Sottsass in giro per il mondo, lo ritroviamo nell’appartamento di via Manzoni, a Milano, a fianco di Fernanda Pivano, lo vediamo impegnarsi in Memphis, progettare senza sosta fino al parossisimo (“Non riuscivo a dormire, il mio cervello continuava a lavorare, mi venivano idee, scrivevo e disegnavo”). Sul piano iconografico, a testimonianza di questa incredibile vitalità creativa, sfilano schizzi, progetti di case e negozi (fondamentale la collaborazione con Fiorucci), oggetti iconici (dalla rossa Valentine, progettata per Olivetti, al servizio di posate Nuovo Milano per Alessi), pagine di diario, e poi ceramiche-ziggurat, mobili totemici, gioielli. Non c’è ambito del progettare che Sottsass non abbia accarezzato, pensato, realizzato. Il flusso incessante della sua produzione è intervallato solo da una punteggiatura sentimentale libera e gioiosa. Un’avventura dello spirito unica. Decisamente imperdibile.